sabato 1 giugno 2013

Tunisia 2013, foto e racconto

Dopo mesi di preparativi, si parte! Eh si, dopo un inverno spettacolare
mi è venuta voglia di un pò di sano caldo...


Traghetto...22 ore di dolce attesa...BirrE e libro mi aiutano a stemperare
la monotonia della traversata


Palermo mi piace fin da subito



Mi accolgono in porto Salvo e Mauro, che mi ospiterà.
sveglia presto...

Qui incontro anche Maurizio, Mario e Jacopo (mitico admin del forum DR350).
Pronti via! 100 km verso Trapani, fa freddo!
Dopo alcuni problemi burocratici ci si reimbarca

















2 dr 350
2 tt 59x
1 xt 600
1 klx250
la voglia di divertirsi non manca


altre ore di prigionia...si recupera il sonno arretrato








finalmente riappoggio le ruote in terra d'Africa...è sempre una bella emozione!



















ci infiliamo in un locale dove servono la birra (proibita nei paesi arabi)



la mattina (per fortuna) ci svegliamo presto: problemi tecnici parte 1
In questa occasione faccio conoscenza con un meccanico del posto,
il quale mi offre un panino e mi invita a fare due chiacchiere
nella sua officina...ovviamente io non parlo una parola di Arabo e lui
non una di italiano, ma ci si comprende alla perfezione!




Si parte! Dopo un pò di asfalto, dove riprendiamo confidenza con l'adrenalinico e sincrono
traffico arabo


ci infiliamo in una bella pista...primi traversi duellando nella polvere



Ogni pausa è una occasione per farsi qualche risata!






i colori  e gli odori fanno viaggiare la mente...


giorno dopo, ancora sveglia presto...problemi tecnici parte 2! 
per fortuna c'è Mario che sa dove mettere le mani...

Pranzo veloce



tiriamo dritti 200 km di asfalto

Fino al paradiso..


ma la cosa migliore è la compagnia..



paesaggio predesertico

DOMANDA AD ALTO IMPATTO ESISTENZIALE: 
come mai in mezzo a tutto questo piattume, 
le strade hanno le curve?
Misteri del pensiero arabo eheh


problemi meccanici parte 3: Jacopo e il suo dr ci lasciano per mezza giornata...
Colpo di fortuna trovare un pickup che passava per caso, il quale ha portato
moto e pilota fino a Douz



Con le moto "superstiti" proseguiamo.



Scorciatoia in mezzo al Chott: fissare l'azimuth e seguirlo

E proprio in mezzo al Chott ci sorprende probabilmente la più bella alba a cui io abbia
mai assistito

Siamo in mezzo al nulla, chilometri e chilometri dal villaggio più vicino.
Tutto ciò che abbiamo sono le nostre moto e i nostri compagni di viaggio.
Siamo sausti, provati fisicamente e mentalmente, ma essere qui è la cosa più bella che ci sia.


Si alza vento, ovviamente contrario alla nostra direzione!
Così, procedendo controvento con la sabbia negli occhi, riconquistiamo l'asfalto...

Arriviamo a Douz al buio (quasi completo data la scarsissima illuminazione dei tt! )




E finalmente una lauta magnata e bevuta!



La mattina seguente faccio un giro per Douz.

intanto in albergo...Problemi tecnici parte 4

Salvo si prende cura della sua cavalcatura...un bella pulita
al carburatore e torna (si spera) come nuova!

Ma tutto si risolve, e verso mezzogiorno si parte

Ecco la "Porte du Desert"

Ci inoltriamo in mezzo al nulla

Mauro si diverte!!




Prime dune...e primi insabbiamenti



Ultime dune prima di Ksar...al tramonto

Bagno caldo nella pozza d'acqua di Ksar,
e poi la meritata birra di fine giornata!

Tira vento tutta notte. La sabbia si infila ovunque, qualsiasi meccanismo meccanico
si inceppa, pano piano ci si abitua alla sensazione di sabbia sotto ai denti, tutto diventa ruvido.


Dopo un economico pieno, la mattina dopo si riparte!

Dove si va?

I "soliti" problemi meccanici...eh si, siamo proprio un pò sfigati!!

Il vento non da tregua, ma il morale è sempre alto!

E come potrebbe non esserlo...occhi e mente sempre pieni


Esausti riconquistiamo il campeggio di Ksar.

Ignaro mi infilo nella pozza calda, dimenticando l'asciugamano.
Nell'uscire il vento freddo mi riempie di sabbia
e prendo una gran gelata....come al solito
va a finire che in Africa patisco più il freddo che il caldo!

La mattina seguente, mentre gli altri danno gli ultimi ritocchi alle moto
io e Salvo ci divertiamo intorno al campeggio

Tutti pronti, si riparte!

La stanchezza comincia a farsi sentire,
forse ho spinto troppo i giorni precedenti,
fatto sta che sulla sabbia oggi la moto non vuole saperne di stare dritta,
e continuo a cadere...
Dopo aver attraversato un cordone di dune, Mario mi avverte che la mia moto fuma bianco.
Sento anche puzza di fritto.
Disperazione
Controllo l'olio, ne manca mezzo chilo.
L'ultima caduta è stata fatale, è entrata sabbia nel motore, le fasce non tengono più
e l'olio viene mangiato in grandi quantità.
Raggiungiamo una baracca

Salvo e Mauro partono verso Douz alla ricerca di qualcuno con un pick up che possa
recuperare me e la moto.
I miei amici mi consolano, ma il morale non potrebbe essere più basso.
Si mette pure a piovere.
Ho gli occhi pieni di sabbia e di lacrime.


Erano anni che non pioveva da queste parti...sono anche fortunato a potermi godere
lo spettacolo comodamente seduto su un Toyota!
I miei compagni proseguono in moto.

Il giorno dopo smonto il carburatore: era pieno di sabbia, da pelle d'oca nel vederlo.
Faccio due cambi d'olio nella speranza che le fasce si assestino, che smetta di mangiare olio.

Niente da fare.

La sera andiamo a farci falò e grigliata in un palmeto

Si avvicina un gruppo di Tunisini già ubriachi fradici,
e ci chiedono cortesemente se abbiamo della birra per loro.
Purtroppo stasera non ne abbiamo neanche per noi, 
quindi ci salutano e continuano la loro ricerca.

Essere qua è comunque bellissimo. Non mi perdo d'animo e il giorno dopo, mentre i miei compagni
fanno una super giro fino quasi a Tembaine, cerco il modo di raggiungere Tunisi con la moto "morta".

Riesco poi a convincere un meccanico a prestarmi la moto (appena riparata) di un cliente;
mi faccio così un giro nei dintorni di Douz.


A sera arrivano i miei amici, esausti sia fisicamente che mentalmente.
La moto di Salvo ha ancora problemi al carburatore secondario, decide di caricare
il tt sul pick up insieme al mio dr


I nostri accompagnatori vogliono a tutti i costi
una foto con le nostre moto, da mettere su facebook.
Bastardi, noi abbiamo lo moto morte e loro se la ridono...ma io farei lo stesso!


Nottetempo quindi partiamo per...
Cavolo quanto schiacciano l'accelleratore questi Tunisini!


Sono le 5 di mattina, siamo in centro a Tunisi con 2 moto stracariche e che si muovono
solo a spinta...dopo qualche scena fra il grottesco e il ridicolo (Salvo, ricordi?? eheh)
troviamo un riparo per le moto e un letto per noi...
Il pomeriggio giretto nel Suk


Tunisi è una città impressionante: aperta e molto occidentale, fa contrasto col resto
del paese, decisamente più arretrato e conservatore.
Ci imbattiamo anche in una manifestazione di un sindacato:
megafoni, magliette del Che e striscioni, sembra di essere in italia!

Il giorno dopo arrivano i nostri compagni.
Trasferimento fino al porto (Mauro spinge la mia moto con sopra me con un piede.,.gambe d'acciaio!)
Tristi ci si reimbarca, determinati a ripartire il prima possibile!

Resto due giorni a Palermo, ospitato da Mario, che insieme a Jacopo mi mostra i segreti di Palermo.
La sera mi reimbarco...Triste per la fine di questa avventura e perchè devo lasciare i miei compagni di viaggio, con cui ho stretto davvero una forte amicizia!

E la menta già corre a progettare nuovi viaggi...
Ramon

Nessun commento:

Posta un commento